Dialogare. Essere disposti a cambiare opinione, ad ammettere gli errori. Attendere che l’altro abbia terminato. Ascoltare. Astenersi dal giudicare e dall’interpretare.
Nella mia esperienza quotidiana tutto ciò è merce rara. Incontro persone, frequento aziende, accendo la tv e mi imbatto in tutt’altro.
Ciò che spesso accade è descritto molto bene da Mark Loyner in una pagina del suo libro “Semplice.mente” – Il metodo pratico per ragionare in linea retta:
“In realtà, la conversazione tra un puro credente e un puro scettico [su qualsiasi argomento] non ha nulla a che fare con il dialogo.
Abbiamo uno di fronte all’altro due individui fermi sulle loro opinioni e pronti a dire qualsiasi cosa pur di giustificarsi.
Non è un’esplorazione di idee, bensì una gara a chi urla più forte.
Vince chi grida di più e usa i trucchi linguistici più astuti e persuasivi.
Quando ci si parla così il dialogo viene definito una “conversazione intelligente” e gli spettatori si abituano a pensare che una conversazione intelligente debba avere queste caratteristiche.
Se non hanno mai assistito a uno scambio onesto e disinteressato tra due individui animanti dal desiderio di trovare la verità, non potranno trarre nessun’altra conclusione.
Questo tipo di conversazione pseudo intelligente si verifica nella maggior parte dei dibattiti televisivi.
Oggi l’addestramento alla stupidità [inciviltà] è garantito.”
Cosa fare?
Tu cosa proponi? Lascia un commento descrivendo la tua esperienza …
Semplice-Mente
Il metodo pratico per ragionare in linea retta
Mark Joyner
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