Alcune scoperte scientifiche diventano particolarmente popolari e si adattano, o meglio, vengono adattate per spiegare una molteplicità di fenomeni.
Vengono prese, interpretate e fatte proprie. A volte corrotte e piegate a giustificare fenomeni vari.
Sono le teorie controintuitive, da una parte, e quelle che offrono spiegazioni semplici a fenomeni complessi, dall’altra.
Queste caratteristiche alimentano le potenzialità suggestive e persuasive delle teorie stesse e delle loro declinazioni narrative.
La teoria dei neuroni a specchio è ormai nota a tutti. O almeno lo è una delle tante versioni e interpretazioni che le sono state cucite addosso.
Io stesso devo averla utilizzata superficilmente in qualche post di questo blog.
La fisica quantistica è un altro buon esempio del fenomeno. Questa per fortuna non mi sono trovato a banalizzarla.
Quando mi è capitato di scorgere sugli scaffali delle novità saggistiche della libreria Feltrinelli il libro di Gregory Hickok “Il mito dei neuroni a specchio” ho avuto un sussulto.
Ho pensato “meno male”.
Probabilmente il libro avrà meno successo dei miti di cui si occupa, ma insegnerà a qualcuno a riflettere e a leggere criticamente le divulgazioni superficiali di studi scientifici, sopratutto quelli più popolari.
Che ne pensi? Mi farebbe piacere se commentassi e valutassi questo post.